Salta la stretta anti-Xylella inserita nel decreto semplificazioni. Escluso anche ogni inserimento di provvedimenti d’urgenza per la gelata 2018 che ha colpito gli oliveti pugliesi. L’emendamento presentato dai relatori che prevedeva l’obbligo di distruzione degli olivi infetti, stabilendo anche la pena estrema del carcere da 1 a 5 anni, è stata dichiarata inammissibile dalla presidenza del Senato nel corso del dibattito in Aula. La dichiarazione in deroga dello stato di emergenza per la Puglia olivicola, dopo un batti e ribatti tra i senatori di Lega e M5S, non è mai neanche entrata all’ordine del giorno.
Un mese di chiacchiere e promesse disattese. Per i Gilet Arancioni, non c’è traccia di alcun intervento del governo e il Ministro Centinaio ha persino rinunciato alla sua promessa di venire a Bari questo giovedì. Per questo motivo, i trattori che avevano invaso piazza Libertà a Bari il 7 gennaio scorso, si rimetteranno in moto.
“Abbiamo sempre avuto fiducia nelle Istituzioni ma prendiamo atto del fatto che il governo e tutti i deputati non sono stati in grado di portare a casa i risultati promessi – ha detto il portavoce Onofrio Spagnoletti Zeuli – Siamo molto delusi e arrabbiati: dove sono il decreto, i fondi promessi, gli interventi a favore del reddito degli agricoltori e degli operai e il tavolo interministeriale per affrontare la crisi?”
“È stata calpestata per l’ennesima volta la dignità degli agricoltori del cuore olivicolo nazionale, meritiamo rispetto e attenzione: non siamo cittadini di serie B”, così Spagnoletti Zeuli, ha annunciato l’inizio della nuova mobilitazione del movimento di agricoltori che raggruppa le diverse organizzazioni di settore.
Nutrono ancora speranza, invece, il Governatore Michele Emiliano e l’assessore alle Risorse Agroalimentari Leonardo Di Gioia che hanno fatto un appello al Ministro chiedendo che si faccia “promotore di un Decreto Legge, già nel prossimo consiglio dei ministri, per affrontare nel complesso la grave emergenza della olivicoltura Italiana, evitando ulteriori battaglie parlamentari ed affrontando, in maniera strutturale, un problema anche finanziario per quanti sono stati afflitti da fenomeni atmosferici e fitosanitari di portata imprevista”
“Auspiachiamo si possa fare presto per rendere giustizia ad un comparto che soffre una crisi senza precedenti e che aspetta di essere sostenuto in un momento di estremo bisogno, anche inserendo un ristoro del danno come opzione aggiuntiva alla ricostituzione del potenziale produttivo”, concludono i politici regionali.