Troppo forte il Crotone, troppo rimaneggiato il Foggia: la somma che ne viene fuori è un pesante 4 a 1, in favore dei calabresi allenati da Giovanni Stroppa che gli avversari di questa seconda giornata di serie B li conosceva come le sue tasche. Grassadoni, squalificato e in curva, assiste alla debacle dei suoi e riflette: la sosta arriva propizia, di lavoro da fare ce ne sarà tanto per risalire quella montagna della penalizzazione (restano ancora cinque punti da conquistare per cancellare il segno meno).
Da cancellare in fretta è la serata calabrese: l’avvio sembra promettere bene, ma l’occasione sciupata da Chiaretti prima e Mazzeo sul secondo tentativo, dopo l’errore di Cordaz, è un fuoco di paglia. Il colpo di testa di Budimir, appena alto sulla traversa, non allarma ed invece anticipa il vantaggio dei padroni di casa: il cross di Martella arriva sui piedi di Faraoni che al volo batte Bizzarri.
Il Foggia reagisce senza pungere prima del riposo, con Tonucci che non trova la deviazione di testa da buona posizione. Ma anche questo sarà episodio isolato, prima del crollo: Firenze corre palla al piede per venti metri senza che Tonucci lo affronti, poi cerca e trova il palo più lontano alla sinistra di Bizzarri. Che, a sua volta, diventa protagonista in negativo sul terzo gol del Crotone: il portiere argentino dimentica l’esperienza nello spogliatoio e si fa sorprendere dalla conclusione dai trenta metri di Nalini.
Il Foggia sparisce dal campo e la squadra di Stroppa dilaga con il dialogo tra Nalini e Rodhen con la conclusione di quest’ultimo che vale il poker. A quel punto i rossoneri (in maglia bianca) più che reagire approfittano del rallentamento dei padroni di casa. Chiaretti vede la sua conclusione dal limite murata dalla difesa anche se, prima di un finale tutto foggiano, Nalini cerca il bis ancora da distanza siderale con Bizzari che rimedia all’errore di posizione.
La conclusione alta di Kragl è l’unico squillo del giocatore più atteso, la parata di Cordaz, sul tentativo di Chiaretti, è di fatto l’unica in novanta minuti del portiere crotonese, che deve arrendersi solo al rigore (per fallo su Chiaretti), realizzato da Mazzeo. Poca roba in una serata da dimenticare in fretta.