tutto racchiuso in un abbraccio…forte intenso…. emozionante…
mentre tutto intorno domina il blu, blu della speranza ma sopratutto il blu del cielo nel quale si ha la sensazione di perdersi nel corso dello spettacolo connettersi a cura del teatro nuovo …
non smette di stupire il bravo e giovane regista marco de fazio che presso il teatro curci di barletta ha fatto incetta di applausi e consensi di un pubblico sicuramente esigente e difficile da intrattenere per troppo tempo
ma la sfida è stata vinta ed i giovani studenti di diverse scuole di ogni ordine e grado della città, hanno dimostrato di aver gradito oltre modo e di essere rimasto assolutamente rapito da quel vortice di magia che lo ha travolto dall’inizio alla fine, generato dagli sferzanti venti della poesia, della musica e dei racconti.
Nell’occhio del ciclone si sono ritrovati anime mondi e cuori quelli dei protagonisti dello spettacolo, sergio alessandro, michele, francesco, marco e ruggiero che hanno affidato alla magia del teatro tematiche importanti come le nuove frontiere di quell’universo in continua scoperta che la la diversabilità… ragazzi e ragazze, uomini e donne pronti a gridare al mondo il loro essere speciali
sul palcoscenico di scena la connessione del colore, della voce, della musica, della danza , dell’emozione, la stessa in cui è inesorabilmente finito lo stesso regista marco de fazio che al termine della straordinaria performance ha fatto parlare i suoi occhi
uno spettacolo che ha lasciato senza fiato… che rapisce mente e cuore grazie alle esibizioni di fiammetta, giò patrucci e carmine di pace
grazie alle musiche di giuseppe jimiray piazzolla, paolo ormas e ignazio narrow leone… grazie a testi scenici originali e per questo unici di ruggiero dimiccoli e gaia vitobello… e alle suggestive scenografie curate da francesca romana iacono e alla fotografia di davide alfarano
nulla lasciato al caso …. tutto meticolosamente rifinito dall’hair stylist ivan mennea e il makeup artist cesvim
una squadra assolutamente vincente considerata la risposta del pubblico
e allora tutti con le mani in alto per il saluto finale …un saluto speciale quello della lingua dei segni, quello che parte direttamente dal cuore e al cuore ritorna… dopo aver attraversato ogni centimetro del nostro corpo sfiorando l’anima
un fil rouge di una grande connessione d’amore