tutto è bene ciò che finisce bene…. e se il rispetto delle norme ambientali si sposa con il ritorno al lavoro…l’impresa è bella che fatta
a barletta pronti sicuramente a festeggiare una serena pasqua, i dipendenti della timac azienda che produce fertilizzanti in via trani che dopo la revoca del sequestro da parte della procura, ha avviato anche il ritiro della procedura di licenziamento collettivo per cessazione di attività che era stata avviata a maggio 2018. all’indomani della decisione del gip del tribunale di trani, che dopo circa due anni dal sequestro preventivo dello stabilimento e tre anni dalle Ordinanze di bonifica non effettuate a dovere a parere della magistrature, non concesse un ulteriore proroga della facoltà d’uso disponendo pertanto la chiusura immediata dell’azienda
ad un anno di distanza è lo stesso tribunale di trani a non ritenere più sussistenti i capi d’accusa mossi ai vertici della timac e ha di fatto deciso la revoca del sequestro.
A darne notizia proprio una nota di timac agro italia che evidenzia come “Il provvedimento in questione ha infatti escluso responsabilità dell’azienda sull’inquinamento atmosferico e riconosciuto l’efficacia delle opere di messa in sicurezza del suolo e della falda poste in essere da Timac, sottolineando come esse costituiscano un’attività efficace ed equivalente alla bonifica, facendo così venire meno le ragioni poste alla base della necessità di cessare l’attività licenziando il personale”.
“Il provvedimento della Procura, sottraendo finalmente l’azienda dall’incertezza imprenditoriale, ha messo in condizione anche il management di confermare i livelli occupazionali”, conclude la nota.
una decisione attesa con ansia dalle maestranze ed adottata, così come da impegno assunto dall’amministratore delegato Pierluigi Sassi col sindaco di Barletta, Mino Cannito, nel momento in cui è stata superata definitivamente l’incertezza sul futuro dell’azienda.
Sulla vicenda intervenie anche l’oap, il comitato operazione aria pulita della bat che prendendo atto dell’impegno aziendale in adempimento alle prescizioni di legge, precisa che non intende abbassare la guardia e continuerà a monitorare l’attività della timac ed eventualmente a denunciare anomalie che dovessero provenire dallo stabilimento
come dire fidarsi è bene non fidarsi è meglio