La Guardia di Finanza in tre distinte operazioni ha sequestrato ben 11 cisterne di gasolio contenenti oltre 260 tonnellate di prodotto in contrabbando sottratto alla tassazione; due autoarticolati utilizzati per compiere il trasporto illecito su strada e ha denunciato, in stato di libertà, cinque persone residenti a bari e nel casertano.
Sono i risultati dell’operazione “Oro nero” che le fiamme gialle hanno eseguito sui treni merce in arrivo negli scali ferroviari di Bari e provincia, destinati al Nord Europa. Le cisterne sequestrate venivano fatte viaggiare su rotaia, senza alcuna dichiarazione alle Ferrovie che, quindi, non sapevano che all’interno fosse contenuto materiale infiammabile e pericoloso, con un conseguente rischio per l’incolumità del trasporto pubblico.
I militari hanno monitorato attentamente questi flussi che, settimanalmente, giungevano negli scali ferroviari, senza documentazione a supporto che comprovasse il pagamento dell’iva e delle accise gravanti sui prodotti energetici, ma con una documentazione non idonea che classificava la merce come “olio vegetale”, “vernici” o prodotti simili. Il gasolio sequestrato è quantificabile in oltre 300 litri con una imposta evasa di alcune centinaia di migliaia di euro.
Le indagini, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bari, continuano per risalire alla filiera commerciale a monte dei sequestri.