È il messaggio lanciato dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, durante il secondo appuntamento di Tics, il Teatro di Impegno Civile e Sociale, promosso dal Comune e dal Teatro Pubblico Pugliese, per ricordare Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di mafia che perse la vita il 30 dicembre 2017 nei vicoli del borgo antico della città dell’olio.
I 1300 ragazzi coinvolti nell’iniziativa ieri hanno preso parte allo spettacolo “Dal silenzio alla voce”, interpretato da Fabrizio Saccomanno e tratto dal libro “Non a caso” di Daniela Marcone. “Per sbaglio a Foggia c’era la mafia – ha ricordato l’editrice Elvira Zaccagnino – una mafia che hanno chiamato “società” perché veniva foraggiata anche dalle persone per bene. Francesco Marcone, il padre di Daniela, è stato ammazzato perché da funzionario dello Stato aveva denunciato quelle situazioni. Daniela e altri parenti hanno capito, con il tempo, che quelle erano storie che appartenevano a tutti.
Nessun altro nome deve finire in quel lungo elenco di vittime innocenti”, ha concluso.
Tra le testimonianze accolte ieri mattina anche quella di Pinuccio Fazio, padre del giovanissimo Michele che perse la vita, sotto casa sua a Bari vecchia, per mano di una mafia che non gli apparteneva, colpito da un proiettile vagante.