Lo scorso 2 marzo ha prima contattato il suo ex con ben 165 telefonate anonime, poi nella notte ha posizionato una bomba fatta esplodere sotto l’appartamento dell’uomo. I carabinieri del Comando provinciale di Cerignola hanno smascherato e tratto in arresto nella flagranza del reato, una donna che ha perseguitato per tempo il suo ex compagno, poichè non accettava la fine della loro relazione.
Quanto accaduto, infatti, il 2 marzo è solo il più eclatante dei tanti gesti commessi dalla stalker 53enne. La donna avrebbe inviato, nel tempo, numerosi messaggi anche minatori (uno di questi corredato dall’immagine di una pistola). Inoltre la signora si sarebbe recata più volte sul luogo di lavoro dell’uomo, anche quello stesso 2 marzo, chiedendogli di uscire insieme la sera. Al rifiuto dell’ex compagno, la 53enne si sarebbe vendicata piazzando un ordigno rudimentale sotto la sua abitazione.
A denunciare l’accaduto è stato l’uomo, che ha raccontato anche di altri numerosi atti persecutori subiti (come quando un giorno per entrare in casa ha dovuto sfondare la porta in quanto era stata inserita della colla nella serratura).
La donna, rintracciata, è stata sottoposta a perquisizione personale. Sono stati così rinvenuti tre proiettili, nascosti nella tasca del giubbotto; nella sua auto sono stati invece trovati 3 ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale con accensione a miccia, una cartuccia di silicone, un tubetto di colla e un coltello a serramanico.
Inoltre, la perquisizione presso l’abitazione della donna ha consentito di constatare la presenza di altri cinque proiettili e di una cartuccia per fucile da caccia.
La 53enne è stato così tratta in arresto nella flagranza del reato di atti persecutori e denunciata per detenzione abusiva di materiale esplodente e munizioni e per porto ingiustificato di arma da taglio.