Solo 8 mesi fa alle elezioni del 10 giugno 2018 raccoglieva con il Movimento 5 Stelle il 18.5% dei consensi alle amministrative di Barletta piazzandosi immediatamente alle spalle del sindaco eletto Cosimo Cannito, oggi Michelangelo Filannino lascia i pentastellati dichiarandosi indipendente. E’ una notizia inattesa quella che scuote il Movimento 5 Stelle della Città della Disfida: un notizia comunicata da Filannino al capogruppo pentastallato in consiglio comunale Mariangela Carone tramite una nota a lei indirizzata.
Alla base della scelta dell’ex candidato sindaco c’è motivo ben preciso e deriva, si legge nella nota: “dal totale dissenso nei confronti della linea politica intrapresa dal Movimento 5 stelle in seguito al contratto di governo stipulato con la Lega che, sottolinea Filannino, è del tutto incorente con i prinicipi che lo avevano spinto ad accostarsi al Movimento”.
Entrando nel dettaglio Filannino indica nel mancato raggiungimento in Puglia di tutti gli obiettivi ambientalisti indicati dal Movimento e nel clima sociale ingenerato dall’attegiamento del governo sul tema dell’immigrazione le cause alla base della sua delusione e di una decisione che definisce sofferta.
Di qui la scelta del dirigente scolastico del liceo scientifico Nuzzi di Andria di aderire al gruppo misto in totale contrapposizione anche con lo statuto del Movimento 5 stelle che prevede le dimissioni da qualsiasi carica in caso di dissenso con la linea politica. A tal riguardo Filannino sottolineando di non essere mosso da interessi economici o professionali ha motivato con “la volontà di fare gli interessi della città senza essere subordinato ad un contratto che vincola la condotta dei singoli” la scelta di non dimettersi e rimanere tra i banchi della massima assise consiliare.
Proprio questa scelta è finita nel mirino degli attuali componenti del gruppo consiliare pentastellato, i quali rispondendo a Filannino dopo aver sottolineato i meriti del governo Lega-5 stelle lo hanno invitato a dimettersi. In campagna elettorale scrivono i consiglieri Carone, Basile e Coriolano: è stato sottoscritto un impegno ad aderire al gruppo consiliare del M5S, a non cambiare gruppo per tutta la durata del mandato ed a rispettare tutti gli impegni assunti all’atto della candidatura”. Per questo motivo concludono i consiglieri pentastellati “Non si tratta di vincolo di mandato ma di un assunto molto semplice: se non ci si riconosce più nella forza politica nella quale si è stati eletti ci si dimette!”