Un assicurato potenziamento tecnologico di ambulatori distrettuali come quello di diabetologia, considerato centro di riferimento regionale (l’unico in tutta la Asl). Implementazione del personale della postazione medicalizzata del 118. Strumentazioni all’avanguardia con 9 milioni di euro investiti per l’acquisto, tra gli altri, di endoscopi di alta fascia, mammografi, arco sterile. È il direttore generale dell’Asl Bat, Alessandro Delle Donne, ad intervenire, con una schedatura dettagliata, sullo stato dell’arte del presidio territoriale di assistenza di Trani, dopo le polemiche sorte attorno all’ex ospedale San Nicola Pellegrino.
“Uno sforzo di chiarezza e trasparenza”, lo ha definito il direttore Delle Donne in risposta al denunciato mancato rispetto degli accordi avanzato dal Sindaco di Trani, Amedeo Bottaro. Con riferimento al protocollo di intesa siglato da Regione Puglia, Comune e Asl Bat nel 2016, riguardo alla riconversione dell’ospedale San Nicola Pellegrino.
Per il primo cittadino di Trani quanto stabilito nell’accordo non avrebbe visto la luce. Per il Direttore generale Alessandro Delle Donne, invece, quel protocollo è rispettato, applicato e in continua fase di implementazione. E per certificare quanto dichiarato, l’Asl Bat ha voluto realizzare una tabella per fare il punto sulle attività rese e in corso.
“Protocollo e fatti alla mano – ha dichiarato in una nota Delle Donne- mi aspetto che più nessuno abbia alibi per nascondersi dietro le mistificazioni e le strumentalizzazioni. Siamo nel momento del fare e non del dire. In un anno molte delle cose previste dal protocollo e dal piano di riordino sono state fatte e sono sotto gli occhi di tutti. Sui progetti in corso continueremo, come nostra abitudine, a dare conto”.
Nella tabella viene così passato in rassegna quanto previsto dal protocollo del 10 agosto del 2016 e quanto effettivamente attuato, sottolineando come alcuni servizi subiranno spostamenti più consoni, essendo in corso una riprogettazione della struttura.
Nello stesso schema, l’Asl Bat ha inoltre aggiunto e denunciato come il Comune di Trani non abbia ancora provveduto al trasferimento e alla consegna di Palazzo Gradenigo e Convento agostiniani, a differenza di quanto previsto e sottoscritto nella stessa intesa.