Nel 1959 il ponte Barbarisco, oggi sottovia Alvisi dal nome del celebre sindaco che lo inaugurò, fu il primo passo dello sviluppo urbanistico di una città di Barletta che accoglieva gli anni 60 e con essi il grande boom.
Sessant’anni dopo con nel mezzo la realizzazione del sottovia Parrilli prima, del cavalcavia Imbriani poi e in tempi più recenti del sottovia Callano e del sottovia Pertini, il cerchio si chiude ed una città radicalmente cambiata nel volto e nelle dimensioni saluta gli ultimi due passaggi a livello quelli di via Andria e via Vittorio Veneto.
Il 16 febbraio 2019 sarà ricordato nella storia della città della Disfida come la data del via ai lavori di rimozione degli ultimi due passaggi a livello superstiti. Tanti saranno i disagi che accompagneranno i cittadini nei 3 anni (si spera) di realizzazione dell’opera ma tanta è la disponbilità ad affrontarli per il bene della città.
Dalle voci dei cittadini e della polizia municipale emergono la consapevolezza di quanto sta accadendo e l’efficacia della campagna informativa messa in atto nelle scorse settimane dell’amministrazione comunale, anche se qualcuno appare ancora distratto