L’intensa giornata del presidente della Regione, Michele Emiliano, sul fronte caldo dell’agricoltura, si è conclusa con la riunione, nella sede dell’assessorato, con i rappresentanti del mondo agricolo che avrebbero dovuto dialogare con il direttore d’area per ascoltare le comunicazioni sull’attività dell’assessorato.
Prima della riunione Emiliano aveva chiuso, firmando il decreto, la querelle con il dimissionario assessore all’agricoltura Leonardo Di Gioia: l’esponente foggiano torna al suo posto, con le stesse deleghe che aveva lasciato, una decina di giorni fa, in aperta polemica proprio con il presidente Emiliano.
Lo strappo si era registrato sulla gestione dell’emergenza agricoltura esplosa con la protesta dei gilet arancioni a Bari, la pace è stata siglata (pochi giorni fa prima dei lavori del consiglio regionale) con Emiliano cha aveva garantito Di Gioia sul rafforzamento del ruolo dell’assessore all’agricoltura e della struttura regionale.
La conferma che ci saranno più uomini e risorse in questo settore l’ha data Emiliano ai rappresentanti del mondo agricolo incontrati nella serata di martedì: oltre a nove dirigenti e trenta funzionari in più, sono state previste risorse economiche aggiuntive recuperate dal patto per la Puglia, verranno emessi nuovi bandi per le misure 4 e 6 dei piano di sviluppo rurale, mentre è stato rinviato il trasferimento della gestione dei Consorzi di Bonifica all’Acquedotto pugliese.
Previsto, tra gli altri, il potenziamento dell’osservatorio fitosanitario. Gli agricoltori, però, non abbassano la guardia: hanno già dichiarato la loro contrarietà all’emendamento del Governo che prevede anche il carcere a chi non abbatte gli ulivi infettati dalla xylella e aspettano che il parlamento si esprima sulla declaratoria delle gelate del marzo scorso.