“Si sta commettendo un reato: omissione di atti d’ufficio”. È l’accusa mossa all’unisono dai consiglieri comunali di opposizione di Terlizzi, che chiedono le dimissioni del Sindaco e che hanno abbandonato l’aula al momento della discussione sul caso Censum. Invocando una nuova convocazione della massima assise, sul tema, correlata però alla necessaria e dovuta consultazione della documentazione. Gli esponenti della minoranza, in sede di consiglio comunale, denunciando di non essere in possesso degli atti, hanno presentato più volte istanza per poter consultare i documenti ai fini della discussione. Ma le carte non sono state consegnate.
“Ho formulato più volte la richiesta di accesso agli atti ma i documenti non sono mai usciti dalle segrete stanze”, ha dichiarato, nel corso della massima assise, la consigliera Zappatora.
Un’accusa e una posizione condivisa da tutti gli esponenti dell’opposizione.
Dura la posizione degli esponenti dell’opposizione. I consiglieri comunali della minoranza, ripercorrendo la delicata vicenda del caso Censum, hanno sottolineato e denunciato le responsabilità del primo cittadino di Terlizzi.