Ci sono anche tre vittime pugliesi, tra i nove morti accertati (ma il bilancio potrebbe aggravarsi) della tragedia del Pollino, dopo lunedì alcuni escursionisti sono stati travolti dalla piena del torrente Raganello nel Comune di Civita in provincia di Cosenza. I tre provenivano da Conversano, in provincia di Bari, Cisternino nel brindisi e Torricella, comune della provincia ionica. La vittima di Cisternino si chiamava Gianfranco Fumarola, aveva 43 anni ed era un agente di polizia penitenziaria. E’ morto in ospedale a causa di un trauma toracico. Le altre due vittime sono due giovani modelle: la 27enne Miryam Mezzolla di Torricella e Claudia Giampietro di Conversano.
Invece sono stati rintracciati e sono in buone condizioni altri tre giovani pugliesi di 21, 22 e 23 anni, che erano stati inseriti nella lista delle persone disperse dopo la piena del torrente. I tre si erano accampati in località Valle d’Impisa, una località a monte della zona del disastro e dove i cellulari non hanno campo. A dare notizia del loro ritrovamento è stata un’amica che attraverso un twitter ha informato le forze dell’ordine dicendo “sono vivi”. Intanto a conclusione della riunione tenuta nel municipio di Civita, il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, ha detto che sono cinque le regioni di provenienza delle vittime di questa tragedia: oltre alla Puglia, a pagare un pesante tributo in termini di vite umane sono Lombardia, Campania, Lazio e Calabria. La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio. Il procuratore Facciolla, ha spiegato che si dovrà verificare se le persone che si trovavano in quell’area fossero consapevoli della situazione cui andavano incontro o, viceversa, se erano all’oscuro di quello che poteva accadere”.