Il silenzio della città, le bandiere a mezz’asta per il lutto cittadini proclamato dal sindaco, gli applausi delle migliaia di persone che hanno affollato il Duomo durante il rito funebre e all’uscita delle bare al termine della funzione. A Cerignola è stato il giorno del dolore e dell’ultimo saluto ai due giovani vittime della strada: Aurora Traversi di 15 anni e Agostino Antonacci di 17 sono morti nella notte di sabato per un terribile incidente avvenuto su via dei Mandorli alla periferia della città. Erano nell’auto, una C Max, guidata dal 22enne Michele Balzano (ora ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale), finita contro il palo dell’illuminazione pubblica sullo spartitraffico. Due giovani vite spezzate, due figli di Cerignola, come li ha definiti il vescovo, monsignor Luigi Renna durante l’omelia. Noi oggi possiamo donarvi solo le nostre lacrime – aggiunto il vescovo. Non ci si deve vergognare delle lacrime, le lacrime ci liberano. Genitori, amici di Aurora e Agostino le lacrime uniscono, noi restiamo uniti più con coloro coi quali abbiamo pianto che con quelli coi quali abbiamo riso. E poi il silenzio, di chi cerca nel cuore le parole giuste, quelle ponderate, che nascono da dentro. Non le parole del risentimento, affrettate dal pensiero di alcuni, o che imputano a Dio questa scelta. Oggi facciamo silenzio, perché il silenzio custodisce la nostra umanità. Toccanti le parole dell’amico di banco di Aurora Traversi: «Ti porterò sempre in un posto speciale, nel mio cuore. Non ti dimenticherò mai». Una lettera dei ragazzi del serale istituto tecnico Alighieri ha invece ricordato l’altra vittima: «Agostino la tua vita, anzi la vostra vita non sarà dimenticata, vigilate e guidateci angeli».