“L’applicazione pedissequa del “Decreto Sicurezza” rischia di danneggiare decine di persone che, pur presenti legalmente nelle nostre comunità cittadine, ne sarebbero giuridicamente discriminate”.
È questo l’appello della Comunità Oasi 2 San Francesco Onlus, gestori del progetto Sprar nei comuni di Barletta, Molfetta e dell’Ambito sociale di zona di Bisceglie e Trani, che ha scritto ai sindaci delle città coinvolte.
“La norma vigente – scrivono nella missiva – impedisce ai titolari di permesso di soggiorno per richiesta asilo di accedere alla residenza e alla acquisizione del documento di identità. Questo comporta una grave limitazione al godimento di quei diritti che la nostra Carta Costituzionale individua come diritti fondamentali, come l’assunzione presso un datore di lavoro, un contratto d’affitto, l’accensione di un conto corrente, e l’accesso a quei servizi pubblici erogati sulla base della residenza. La mancanza della carta d’identità, infatti, rischia di impedire l’iscrizione ai centri per l’impiego o ancora l’iscrizione del figlio alla scuola dell’infanzia o all’asilo nido”.
Queste persone rischierebbero giuridicamente di essere respinte nella dimensione della clandestinità – continuano – esposte al rischio di dover sopravvivere in condizioni di vagabondaggio, illegalità o a rischio sfruttamento e reclutamento da parte della criminalità locale.
L’Anci ha stimato 130mila stranieri esposti a questi rischi, per questo chiediamo – concludono – che sia riconosciuta piena parità ai richiedenti asilo, garantendo l’accesso ai servizi, erogabili sul territorio comunale, così come sancito dalla nostra Costituzione.
A loro hanno fatto eco anche un “Coordinamento per i diritti umani” Bat composto dai segretari generali della Cgil e Cisl Bat, i presidenti di Anpi Bat, del circolo Cafiero di Barletta, dell’Mga, di Libera Andria e dell’Arcigay, che invitano le istituzioni ad assumere una posizione di tutela dei diritti fondamentali dell’uomo, come già accaduto in altre parti d’Italia.
È stato lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad aver ribadito che “la vera sicurezza si realizza, con efficacia, preservando e garantendo i valori positivi della convivenza”.