Continua a tenere banco la polemica relativa alla volontà manifestata dalla giunta comunale di Ruvo di Puglia di rilevare alcune quote della Asipu SRL, l’azienda del Comune di Corato che si occupa di raccolta e gestione dei rifiuti anche nella città di Ruvo di Puglia.
Le eccezioni sollevate dai partiti di centrodestra ruvese circa l’opportunità di assumere delle quote della municipalizzata coratina vengono pesantemente respinte al mittente dal sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco che, con un post sui social network, bolla la polemica come «pretestuosa e misera».
Il primo cittadino ruvese chiarisce da subito che la volontà di acquisire quote Asipu, per poco più del 5%, altro non è che un passo nel percorso di attivazione di SANB, società per azioni dei comuni di Corato, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Bitonto e Molfetta, nata nel 2014 ma mai effettivamente divenuta operativa.
D’altra parte, i partiti di centrodestra avevano interpretato la scelta di acquisire quote di Asipu come una celata ammissione di un naufragio della SANB e un tentativo da parte del Comune di Ruvo di Puglia di assicurarsi un servizio “in house” di raccolta e gestione dei rifiuti.
Il sindaco Chieco, inoltre, chiarisce che l’ingresso in Asipu non comporterebbe un esborso di carattere economico da parte del Comune, ma si concretizzerebbe con l’apporto di un mezzo in uso al Comune di Ruvo di Puglia per la raccolta dei rifiuti. Un mezzo del valore di cinquanta mila euro.
«Io e tutta la maggioranza abbiamo la ferma volontà di mantenere in mano pubblica un servizio strategico e delicato dal punto di vista del rispetto della legalità piuttosto che affidarlo, con gara, a privati» riferisce il primo cittadino ruvese.
«ASIPU e SANB sono due SOCIETÀ PUBBLICHE e come tali soggette a controlli di diversi soggetti e istituzioni di garanzia, i cui atti più importanti devono sempre passare dall’approvazione dei Consigli Comunali, sotto gli occhi di tutti i cittadini, in modo trasparente e controllabile. Insomma, io e i miei consiglieri sin dal programma elettorale abbiamo puntato, per la nostra città, sul pubblico e non sul privato che (legittimamente) fa utili sui rifiuti con il rischio però che ciò avvenga a scapito della qualità dei servizi offerti alla comunità. Una scelta di campo precisa e definitiva la nostra, che a loro, a quelli dell’opposizione, proprio non va giù » conclude il sindaco Chieco.