Il 27 marzo dello scorso anno, con una cerimonia in pompa magna e alla presenza del sindaco metropolitano Decaro, del presidente della BAT Giorgino, del sindaco di Ruvo di Puglia Chieco e degli allora sindaci di Bisceglie e Corato Francesco Spina e Massimo Mazzilli, veniva inaugurata la nuova strada provinciale 85, che collega Bisceglie alla Corato – Ruvo. Una arteria fondamentale di collegamento tra l’entroterra e il mare tristemente nota per tragici incidenti stradali verificatisi sul suo rettilineo. Il simbolico taglio del nastro avvenne sulla grande rotatoria posta proprio al confine tra le due province; un’infrastruttura ritenuta necessaria per rendere più sicuro un pericoloso incrocio. A distanza di nemmeno due anni, quella rotatoria che doveva fungere da deterrente per gli incidenti stradali è diventata una vera e propria insidia per gli automobilisti.
I muretti a secco, fatti costruire affinché la modernità dell’infrastruttura non stridesse con la tipicità del paesaggio, oggi sono diventati un cumulo di pietre, distrutti da almeno tre automobili terminate fuori strada a causa della mancanza di illuminazione sulla rotatoria. Da settimane i lampioni sono spenti. È pur vero che la rotatoria è opportunamente indicata dagli appositi segnali stradali; una maggiore prudenza e attenzione da parte degli automobilisti avrebbe potuto scongiurare il verificarsi di incidenti. Nei giorni scorsi il consigliere regionale del movimento cinque stelle Mario Conca si è interessato alla questione, segnalando il disservizio in Prefettura. Un appello lanciato nel vuoto. Soltanto ieri sera la provinciale 85 si presentava così