Fare chiarezza sui criteri
seguiti da Monte dei Paschi di Siena che avrebbe preferito cedere il credito vantato su Atisale, ad una società estera. Comprendere se questa possa essere davvero la scelta migliore e sapere in che modo possano essere tutelati i produttori di sale con marchio e prodotto italiano, gli stabilimenti, i posti di lavoro dei dipendenti. Sono le istanze che saranno portate all’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, in un’interrogazione parlamentare che sarà promossa, la prossima settimana, dall’onorevole Nicola Fratoianni.
Non si placano le polemiche e le discussioni a seguito della notizia ufficiosa del passaggio delle saline di Margherita di Savoia nelle mani della multinazionale francese “Salins”. Anzi, ora la vicenda supera i confini locali, con la richiesta dell’interessamento del Governo affinchè possa far luce sull’asta e sull’aggiudicazione dei crediti vantati da Monte dei Paschi di Siena, con ogni probabilità ceduti alla società estera, piuttosto che alla cordata di imprenditori del territorio.
Una eventuale scelta che desta preoccupazione tra i lavoratori di Atisale. I dipendenti dello stabilimento di Margherita di Savoia temono infatti che l’interesse del gruppo francese possa essere solo quello di garantirsi l’approvvigionamento del prodotto per poi effettuare le lavorazioni del sale in altri impianti del nord Italia.
Inoltre quello che allerta i lavoratori è che con il passaggio delle saline nelle mani di un competitor, soprattutto se straniero, si possano avere conseguenze disastrose per un’azienda, che è attualmente il primo produttore di sale con marchio e prodotto italiano.