La palla passa alla Provincia Bat: sarà lei a dover decidere, il prossimo 28 novembre, se vorrà subentrare nel contratto di leasing con l’istituto di credito, al posto della città metropolitana di Bari e, di fatto, riattivare il cantiere della scuola in costruzione nel quartiere Patalini a Barletta.
E’ questo l’elemento di maggior rilievo emerso dalla riunione, di ieri mattina nella sede della città metropolitana di Bari, tra il sindaco Antonio Decaro, il primo cittadino di Barletta, Cosimo Cannito, i consiglieri regionali Filippo Caracciolo e Ruggiero Mennea, il consigliere provinciale Gigi Antonucci e Benedetto Miscioscia, in rappresentanza del presidente Nicola Giorgino.
Riunione chiesta dal consigliere regionale Filippo Caracciolo, anche alla luce della protesta degli esponenti di Direzione Italia/Noi con l’Italia (guidati dal consigluere regionale, Francesco Ventola) davanti al cantiere della scuola nel quartiere Patalini, fermo dal 2011.
Se il passaggio tra la città metropolitana alla provincia Bat, per quanto riguarda il diritto di superficie, è ritenuta questione risolvibile in pochi giorni, ha spiegato Decaro, più complessa è la questione economica: e in questo caso la palla passa alla Provincia Bat che dovrà decidere se subentrare nel contratto con l’istituto di credito. Si tratta di accollarsi una cifra che si aggira attorno ai nove milioni di euro, per poter sbloccare il cantiere e mettere in agenda il cronoprogramma dei lavori per completare una struttura che serve alla comunica scolastica barlettana.
“Non ci sono questioni che non siano superabili – ha commentato il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito – ha patto che ciascuno faccia la sua parte”. Se quella scuola dal 2011 è rimasta un cantiere a cielo aperto non è colpa della città metropolitana, ha precisato Antonio Decaro.
L’appuntamento del 28 novembre alle 16, anche nella sede della città metropolitana, potrebbe essere quello decisivo.