Si può imparare anche dalle sconfitte, anzi a giudizio di Fabio Liverani, il suo Lecce dalla partita persa lunedì sera contro il Pescara ne ha guadagnato in autostima.
Ragionamento che potrebbe apparire ardito ed invece ha una sua spiegazione nelle parole del tecnico: perdere contro la prima della classe, restando in partita anche con la doppia inferiorità numerica, è segno di crescita e maturità, caratteristiche preziose per una neo promossa che punta ad una salvezza tranquilla ma intanto si è sistemate nel gruppo che ambisce ai play off.
Dalla sconfitta di Lunedì e dai quattro giorni di ritiro a Roma, riparte il Lecce che domani pomeriggio (alle 18) affronta la seconda trasferta di fila, questa volta sul campo del Cosenza.
Squadra ostica che conosciamo bene, sottolinea Liverani. I silani sono abituati alla lotta e allora la sfida di domani sarà diversa dalle ultime giocate dal Lecce. Bisognerà adeguarsi all’avversario e alle assenze, soprattutto in difesa: oltre a Bovo e Riccardi i giallorossi dovranno rinunciare agli squalificato Calderoni e Meccariello.
Lungo è anche l’elenco degli ex: dal direttore sportivo dei calabresi, Stefano Trinchera, al tecnico Braglia, senza dimenticare calciatori come Legittimo, Baclet e Di Piazza. Insomma Lecce e Cosenza si conosco fin troppo bene e saranno i particolari a fare la differenza domani pomeriggio.
Quelli sui quali ha lavorato Liverani in settimana: l’ulteriore salto di qualità si potrà compiere solo dopo aver limato le piccole sbavature.