Si fingeva un sacerdote per approfittare della fiducia della comunità. La Polizia di Stato, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un individuo di 23 anni, residente ad Andria, già noto alle autorità per precedenti specifici.
La vicenda, emersa da una complessa indagine condotta dagli inquirenti, ha svelato un intricato schema di frode orchestrato da quest’uomo che, fingendosi un sacerdote, è riuscito a ingannare numerosi parroci in tutto il Sud Italia. Sfruttando la fiducia dei religiosi, ha ottenuto somme di denaro destinato ai bisogni dei parrocchiani, manipolando l’onestà e la generosità delle vittime.
Le indagini hanno rivelato che l’attività fraudolenta si estendeva ben oltre i confini di Canosa di Puglia, coinvolgendo anche regioni come Abruzzo, Basilicata, e le province di Bari e Bat. Sette casi di truffa sono stati contestati all’uomo, il quale, approfittando della generosità delle persone, si è impossessato di somme di denaro destinate ad aiutare famiglie bisognose, in particolare durante il periodo pandemico, quando la solidarietà era più che mai richiesta.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata all’uomo, che già si trovava detenuto a Trani per altre cause. Attualmente, è indagato per i reati di truffa aggravata e sostituzione di persona.
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