Ancora intontita dagli effetti caleidoscopici di grandi eventi della stagione estiva che sta definitivamente per essere archiviata con i mondiali di coastal rowling e beach sprint in programma da oggi e fino al prossimo 8 ottobre , la città di Barletta richiamata all’ordine, o meglio ai punti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.
I frizzi e lazzi dell’estate saranno certamente doppiati dai grattacapi di palazzo di città.
Guardando agli accapo calendarizzati nella seduta del 5 ottobre ovvero 9 debiti fuori bilancio , sarebbe facile pensare ad una seduta di immediata risoluzione se non fosse che proprio su questi stessi punti, l’ultimo consiglio comunale era stato sciolto per mancanza del numero legale per l’uscita di scena improvvisa e sospetta di 8 consiglieri comunali di maggioranza, scatenando una vera e propria rivolta da parte delle segreterie cittadine ed i capigruppo di forza italia Noi Moderati, Lega e Lista Mino, che attraverso un comunicato congiunto invitarono il sindaco ad aprire ad una seria ed opportuna riflessione.
Tradotto in parole più semplici, provvedere immediatamente ad un rimpasto di giunta al fine di ridare stabilità al governo cittadino.
Quella compattezza punto di forza della campagna elettorale, ormai solo un lontano ricordo, vista la spaccatura evidente tra i consiglieri zoccolo duro della corazzata di centro destra solo per citarne alcuni la meloniana stella mele e il fittiano Riccardo Memeo da un lato, e dall’altro lato della barricata il forzista Marcello Lanotte sempre più in odor di profondi cambiamenti.
Il suo ultimo post social in cui l’avvocato di forza italia, riprendendo dal dove ci eravamo lasciati con la mancata elezione al parlamento, lancia accuse al vetriolo alla sua lista, lascia pochi dubbi sull’avvio di pratiche di divorzio
Di tutta risposta a Roma c’è chi gusta un gelato scacciando ogni male.
Un discorso alla sua gente, quella di Lanotte, dal sapore di precampagna elettorale per una vision che lo preparerebbe alla scalata allo scranno più alto di palazzo di città.
dall’altra parte intanto pop corn alla mano, l’opposizione barlettana gongola, e a far riflettere l’atteggiamento in sospeso del Pd , che dopo essersi trasformata in stampella di quella parte di maggioranza trainata da lanotte nell’ultimo consiglio comunale attutendo l’uscita degli 8 dissidenti, potrebbe prepararsi al progetto di sempre, defenestrare il povero Cannito che intanto guarda alla finestra.
E dato per certo che la storia è maestra di vita facile volgere lo sguardo all’ottobre 2012 quando toccò all’allora primo cittadino Nicola Maffei farne le spese, defenestrato attraverso le firme raccolte dal notario, dai suoi stessi sostenitori spalleggiati da una parte dell’opposizione .
Il dilemma resta capire chi gli sarebbe fedele e chi invece da tempo ormai trama alle sue spalle