Un’intera raccolta di zucchine andata in pasto ai cinghiali, compromesse le prossime vendite al mercato ortofrutticolo per i proprietari di una azienda agricola di Apricena.
E’ l’ultimo colpo registrato ad opera di questi mammiferi particolarmente voraci, che mietono paura e distruzione nei campi e NEGLI allevamenti, agendo al crepuscolo o di notte, quando l’attività di monitoraggio dei poderi diminuisce o è scoraggiata dal buio. E’ ciò che è successo nella notte tra il 13 e 14 agosto, quando il branco, approfittando della mancata sorveglianza, ha divorato un capitale di zucchine e danneggiato il relativo impianto di irrigazione, provocando danni stimati intorno ai 100mila euro.
Circa 20 operai agricoli in attivo nell’azienda rischiano di restare a casa poiché il lavoro è irrimediabilmente compromesso; i proprietari hanno già notificato all’ATC della Provincia di Foggia una Richiesta di risarcimento danni. A loro dire i costi di gestione e mantenimento dell’attività ortofrutticola sono insostenibili, e sarebbe necessaria un’opera di messa in sicurezza dell’area mediante recinzione, impedendo che i branchi di cinghiali, di notte possano accedere alle coltivazioni, mandando in fumo il lavoro estenuante dei campi, effettuato di giorno.
Le incursioni delle bande di cinghiali in zona, che si stima siano presenti con 5 gruppi, sono sempre più frequenti, data l’attiguità delle distese coltivabili al parco Nazionale del Gargano. Un dato che incide sensibilmente sull’aumento, pari al 300% in un biennio, delle richieste di risarcimento economico rivolte all’ente.
Un settore che rischierebbe di rimanere in ginocchio sotto l’invasione degli zoccoli di suidi e corrispettive filiate, senza un intervento risolutorio.
A tal proposito in maniera preventiva, si procederà tramite un bando pubblico per la selezione di selecontrollori, che andranno a formare un nucleo operativo di controllo della popolazione di cinghiali. Una atto che va a corredare il primo elenco ufficiale di di Cacciatori abilitati all’esercizio di caccia di selezione.
In tal ottica si auspica che il fenomeno lasciato ormai tristemente libero di proliferare, sia riportato sotto controllo nel rispetto della specie animale, attenendosi in maniera stringente alle direttive del piano di monitoraggio e gestione del cinghiale stillato dalla Regione Puglia il 27 Sett. 2021.
Un attento bilanciamento tra pianificazione della crescita numerica e tutela faunistica consentirà la diminuzione dei danni su scala economica delle colture e anche contestualmente dei sinistri stradali.