Prodotti ittici sofisticati con nitrati e nitriti per dare il tipico colore rosso al tonno; pesce scaduto venduto surgelato, contraffazione di analisi e etichette. Sono solo alcune delle accuse mosse dalla Procura di Trani che ha coordinato l’operazione dei militari del NAS di Bari congiuntamente ai NAS del Gruppo CC per la Tutela della Salute di Napoli. All’alba gli uomini dell’Arma hanno eseguito 18 misure cautelari; 5 i soggetti tradotti in carcere, 6 sottoposti agli arresti domiciliari.
Ad essere coinvolti imprenditori e dipendenti di aziende ittiche di Bisceglie, tra cui la società Zupietro e IZP Processing, società quest’ultima che avrebbe utilizzato prodotti scaduti per realizzare preparati a base di pasce come risotti e altri prodotti già pronti. Coinvolti anche una società di consulenza sulla sicurezza alimentare e un laboratorio privato di Avellino, a cui gli indagati si rivolgevano per le analisi sul prodotto ittico lavorato nello stabilimento biscegliese, con cui secondo l’accusa era stato creato una vera organizzazione interregionale dedita a frodare ignari clienti e le istituzioni.
Le indagini sarebbero nate a seguito delle denunce di privati cittadini, che dopo aver consumato prodotti ittici hanno lamentato malori.
Fondamentale è stata la collaborazione tra i militari del Nas di Bari e il gruppo tutela salute di Napoli; un’operazione che vista la portata e la gravità del fenomeno ha richiesto l’impegno dei militari in diverse regioni.
Un’associazione a delinquere che avrebbe coinvolto non solo commercianti di prodotti ittici ma anche professionisti del mondo della sicurezza e laboratori di analisi, come lo studio summit di Avellino.