‘’Sempre tra la gente e parlando di programmi, senza dimostrare rancore e facendo appello alla cittadinanza, che non ci ha votato, a sposare il nostro progetto di bene e di crescita della città’’.
È l’ultima dichiarazione del sindaco uscente di Bisceglie Angelantonio Angarano, impegnato in un testa a testa con l’altro candidato che ha raccolto più consensi, l’avvocato Francesco Spina.
Una distanza tra i competitor ridotta al 2%, quasi un’equidistanza che demarca una differenza fondamentale, che ferma la corsa ad un bilico abissale, un confine tra mentalità e posture politiche.
Angelantonio Angarano ha ringraziato 10.853 volte la sua città, l’elettorato che l’ha sostenuto e chi è migrato verso la sua area progettuale e cantiere di idee.
Un incontro organizzato al multisala Politeama, per far sentire la sua vicinanza alla comunità, il suo principale interlocutore, al quale rivolgere il rinnovo di un patto elettorale; un’amministrazione ventura da ricostituirsi, che abbia capacità di innovazione e inclusione dell’eterogeneità dei soggetti e rilancio della cittadinanza.
Non si mostrano cenni ancora di apparentamenti, si sono espresse solo parole di congratulazioni per il terzo volto della competizione, l’esponente del partito democratico Vittorio Fata, fermo al 24,6% ma l’uomo chiave per decidere le sorti della futura composizione.
Il Pd ha ottenuto in cabina elettorale il consenso più ampio, è stato il simbolo più suffragato dalla cittadinanza pari all’8,81%. Di conseguenza tale bacino di utenti costituisce un’architrave vitale che potrebbe sorreggere un’eventuale coalizione con Angeloantonio Angarano.
Dalle parole rilasciate dal leader di ‘’Sulla strada giusta’’ si intravedono varchi possibili di interlocuzione, ragionamenti da condurre sulle proposte, linee coerenti di azioni condivise; una dualità di intenti da rispettare con possibili accordi non di casacca, ma di progettualità condivisa per il rilancio della città.