È stata avviata con successo al Policlinico di Bari la diagnostica Pet/Ct con un radiofarmaco utilizzato in pazienti sospetti o affetti da cancro alla prostata.
La Medicina nucleare del Policlinico di Bari è la prima unità in Puglia ad introdurre nella pratica clinica questo nuovo radiofarmaco con la particolarità di essere sintetizzato da materie prime direttamente all’interno della radiofarmacia interna al reparto.
“La PET/CT è l’esame più sensibile che, con una sola scansione di tutto il corpo, individua tutte le sedi di malattia, primitiva e secondarie, anche in presenza di minimi segni clinici del carcinoma della prostata”, ha spiegato il Direttore dell’Unità Operativa della Medicina Nucleare del Policlinico di Bari, Giuseppe Rubini.
Questo risultato “giunge al termine di un complicato processo di approvvigionamento delle materie prime, sintesi del radiofarmaco, controlli di qualità e certificazioni, solitamente a espresso appannaggio di realtà di ricerca industriale – ha aggiunto Rubini -.
Si sono superate con questa complessa organizzazione le molteplici criticità, tra cui la necessità di lavorare con sostanze radioattive in completa sterilità, rispettando rigorosi protocolli internazionali e certificando ambienti apparecchiature e personale”.
“È per il Policlinico un motivo d’orgoglio essere tra i pochi centri in Italia a poter effettuare questo tipo di produzione interna – ha concluso il Direttore Generale del Policlinico Giovanni Migliore -. Questa innovazione consente di garantire al paziente pugliese di ricevere nella propria Regione una presa in carico completa, senza dover ricorrere a centri extraregionali, rimuovendo una delle cause della migrazione sanitaria”.