Incastrati dal DNA. È la sorte toccata ai due rapinatori, un incensurato 50enne di Cassano e un pluripregudicato 54enne di Casamassima, che il 14 dicembre di due anni fa avevano compiuto un furto ai danni di una gioielleria sita all’interno della galleria Auchan di Casamassima.
I malviventi, incappucciati e armati di pistola e martelletto, entrarono nel Centro Commerciale dopo aver immobilizzato un vigilante e la commessa dell’esercizio commerciale.
Nel giro di pochi minuti ruppero la vetrina dov’erano esposti i preziosi e portarono via il contenuto per un valore di 37 mila euro.
Il tutto avvenne alla presenza dei numerosi clienti che quotidianamente frequentano l’ipermercato. Il mezzo con cui giunsero sul posto, di provenienza furtiva, fu ritrovato successivamente dato alle fiamme.
L’attività investigativa, coordinata dal Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Gioia del Colle e della Stazione di Casamassima, ha portato all’arresto dei malfattori, grazie alla comparazione delle tracce ematiche rintracciate durante il sopralluogo della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari.
Uno dei rapinatori, infatti, aveva usato la mano e il calcio della pistola per rompere le teche della gioielleria e la traccia di sangue lasciata, è stata la prova schiacciante del suo coinvolgimento. Le successive indagini, con l’ausilio di attività tecniche, hanno consentito l’individuazione dell’altro complice.
I due, già ristretti per altri fatti nella Casa Circondariale di Bari, sono stati colpiti da una ulteriore custodia cautelare e dovranno difendersi anche per l’accusa di rapina aggravata.