La parole del sindaco di Barletta Cosimo Cannito riassumono al meglio la situazione. L’ordinanza regionale che ha stabilito il ritorno in zona arancione di Barletta, Andria, Bisceglie e Spinazzola lasciando in giallo i restanti 6 comuni della BAT ha di fatto spiazzato anche i primi cittadini che nella serata di ieri hanno diramato una nota nella quale chiedono chiarezza al presidente della Regione Michele Emliano.
“Apprendiamo con sgomento – affermano Cannito, Bruno, Angarano e Patruno – il contenuto dell’ordinanza n 448 del Presidente della Regione Emiliano, che stabilisce solo per 20 comuni l’istituzione della zona arancione, con decorrenza immediata dall’8 dicembre 2020. Premettiamo che finora, anche per evitare lo scoppio di tensioni sociali, l’emergenza COVID 19 è stata sempre gestita su base condivisa provinciale, d’intesa tra i 10 sindaci il Prefetto Valiante. Questa ordinanza regionale, invece, ci mette di fronte alla constatazione di scelte puntuali che sono state fatte sui nostri Comuni, di cui chiediamo con urgenza spiegazioni e conoscenza dei dettagli.
“Sicuramente – proseguono i sindaci – le decisioni assunte saranno state il frutto di una valutazione tecnico-scientifica, di cui però non conosciamo i dettagli. Pertanto, consapevoli di dover approfondire l’entità del rischio epidemiologico delle nostre Comunità ma anche consci di dover salvaguardare la tenuta sociale ed economica delle nostre Città, chiediamo immediato confronto alla Regione per approfondimenti puntuali”.
Oltre che con la Regione i primi cittadini di Barletta, Andria, Bisceglie e Spinazzola si confronteranno nel pomeriggio con il prefetto della BAT Maurizio Valiante e con gli altri sindaci del territorio al fine di formalizzare richiesta di ristori per le categorie maggiormente penalizzate dal ritorno in zona arancione.