Il sit di protesta, in programma domani mattina davanti alla sede della Asl Bt, ad Andria, è stato annullato su intervento del Prefetto della Bat, Maurizio Valiante. Quello che però non si placa sono il timore e la rabbia di 170 operatori socio sanitari impegnati nei presidi ospedalieri della Asl Bt.
Il loro contratto scade il prossimo 31 gennaio e senza una ulteriore proroga (che permetta di completare i 36 mesi di lavoro e arrivare alla stabilizzazione), resteranno a casa. Preoccupazioni che soprattutto il sindacato Usspi ha rilanciato durante la riunione, in video conferenza, con il Prefetto della Bat e il direttore generale della Asl, Alessandro Delle Donne.
La questione si gioca su più fronti e l’ultima parola dovrebbe toccare alla Regione Puglia, come avrebbe ribadito il direttore generale della Asl ai rappresentanti sindacali. La proroga dei contratti deve essere autorizzata dalla Regione e, ad oggi, nessuna indicazione sarebbe arrivata dal presidente Emiliano e dall’assessore alla sanita Lopalco.
Ma l’Usspi è convinta che quell’autorizzazione sarebbe già contenuta nell’ultimo provvedimento del presidente della Regione per affrontare l’emergenza sanitaria, con il quale si prevedono assunzioni di medici, infermieri e operatori socio sanitari con contratti triennali. I tanti sospirati 36 mesi che i 170 operatori socio sanitari della Asl Bt vorrebbero raggiungere con la proroga del contratto.
La direzione generale della Asl non esclude che ciò possa accadere, ma non ci sono certezze su quando e come. Tanto più se si considera che c’è anche la graduatoria del concorsone riservato agli Oss dalla quale attingere per colmare i vuoti in organico. Ma l’emergenza, ripetono i sindacalisti dell’Usspi è adesso e anche gli operatori socio sanitari sono in prima linea. Il loro impegno, però, potrebbe non bastare.