Se servivano segnali per certificare l’avvicinamento tra il governo regionale di Michele Emiliano e il Movimento Cinque Stelle (prossimo all’ingresso nell’esecutivo pugliese), quei segnali sono arrivati in occasione della prima seduta del nuovo consiglio regionale. Con i voti della maggioranza e quelli dei pentastellati, Loredana Capone è stata eletta presidente del parlamentino pugliese, con 32 voti favorevoli (tre in più dei 29 sui quali conta la maggioranza), 18 astenuti e una scheda nulla.
Nessun colpo di scena, nella giornata inaugurale dell’undicesima legislatura, quanto piuttosto un momento storico: la Capone, ex assessore al Turismo, è la prima donna eletta alla guida del consiglio regionale, come aveva sottolineato nel suo intervento il capogruppo del Partito democratico, Filippo Caracciolo.
Nessun voto contrario, ma solo astensione da parte delle forze d’opposizione che, all’augurio rivolto alla neo presidente del consiglio, Loredana Capone, fanno seguire le critiche per il mancato confronto con le forze di maggioranza su questo passaggio tutto istituzionale.
Una mancanza, la definisce il capogruppo di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo che auspica non ce ne siano altre, durante questa legislatura da parte del centro sinistra. Ad aprire i lavori, dopo l’esecuzione dell’inno nazionale, il consigliere anziano Giuseppe Longo. Non sarà in consiglio regionale, invece, l’onorevole Raffaele Fitto, candidato presidente per il centro destra nelle elezioni di settembre: ha scelto di proseguire il suo lavoro all’europarlamento come vice presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti. Al posto di Fitto tra i banchi di via Gentile, subentra il leghista Giacomo Conserva.