Ci sarebbe un litigio per futili motivi alla base del ferimento di Antonio Frascolla, 28enne foggiano, raggiunto da un colpo di pistola sparato dal 20enne, pregiudicato, Giuseppe Bruno. A chiudere il cerchio di questo episodio di sangue gli agenti della squadra mobile della Questura di Foggia che hanno arrestato lo sparatore con l’accusa di tentato omicidio e porto abusiva di arma: nell’abitazione di Giuseppe Bruno, infatti, i poliziotti hanno recuperato la beretta calibro 7,65, con caricatore e all’interno un proiettile e un bossolo inceppato in canna, utilizzata per colpire Frascolla. Il 28enne, ferito ad una gamba è ricoverato negli ospedali Riuniti di Foggia e le sue condizioni non sono gravi. Sul luogo della sparatoria, avvenuta nella notte in via Martiri di via Fani, gli agenti delle Volanti avevano recuperato due bossoli calibro 7,65 e due ogive.
Elementi utili agli agenti della Questura, per chiudere il cerchio delle indagini ed arrivare all’individuazione del responsabile dei colpi di arma da fuoco. Giuseppe Bruno, nel primo interrogatorio in Questura, avrebbe ammesso le sue responsabilità consegnando anche l’arma con la quale aveva sparato, compatubile con i bossoli rinvenuti per strada. Il litigio che avrebbe provocato la sparatoria, ritengono gli inquirenti, potrebbe essere legato anche questioni personali-sentimentali.