Il botta e risposta a distanza si è concluso con la decisione del sindaco di Margherita di Savoia, Bernardo Lodispoto, di revocare le deleghe al suo vice Grazia Galiotta. Decisione inevitabile che era nell’aria, subito dopo l’ufficializzazione della candidatura della Galiotta alle prossime regionali nella lista del presidente Raffaele Fitto. Un posizionamento esattamente opposto rispetto a quello del primo cittadino salinaro, espressione del centro sinistra e più orientato a sostenere il presidente della Regione, Michele Emiliano. Il sindaco, con una lettera ufficiale, aveva chiesto alla Galiotta di dimettersi dal ruolo di vice, ricevendone di tutta risposta un netto rifiuto (con tanto di comunicazione viva pec).
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Così questa mattina è arrivata l’ordinanza di revoca che apre la crisi politica al Comune di Margherita di Savoia. Lodispoto accusa il suo ex vice sindaco “di aver tenuto in più di un’occasione (di natura istituzionale e non istituzionale) comportamenti contrari alla lealtà nei confronti del sindaco e della Giunta. Quali siano state le occasioni in cui la Galiotta abbia tenuto comportamenti non leali è difficile saperlo, ma è facilmente immaginabile che quella uscita pubblica, pochi giorni fa, a fianco del candidato presidente del centro destra, Raffaele Fitto, abbia fatto trasalire il primo cittadino di Margherita di Savoia. In attesa del rimpasto di giunta le deleghe della Galiotta (attività produttive, commercio, turismo e ambiente) resteranno nelle mani di Lodispoto, ma bisognerà aspettare anche le mosse di risposta dell’ex sindaco, determinante con i suoi voti nel successo elettorale due anni fa della lista “Margherita migliore” e del sindaco Lodispoto. La resa dei conti potrebbe arrivare subito dopo le elezioni regionali, i riposizionamenti politici sono appena cominciati.