Il fronte si allarga con i distinguo politici del momento: approvare la legge elettorale con la parità di genere in consiglio regionale è quello che chiedono tutti i partiti dell’arco costituzionale pugliese. Il centro destra, con il suo candidato presidente alle prossime regionali, l’europarlamentare Raffaele Fitto, rilancia la proposta di tornare in aula per approvare il disegno di legge Emiliano.
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In mattinata anche il Partito democratico, con una nota firmata dal segretario regionale Marco Lacarra e dal presidente del gruppo consiliare, Paolo Campo, ha dichiarato la propria disponibilità a votare la legge sulla parità di genere, prevedendo che nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi debba essere rappresentato con una quota del 60 per cento e che comunque, nel caso in cui non fosse rispettata la
divisione percentuale, la lista non rischierebbe l’esclusione con chiedono i pentastellati. Nella serata di giovedì erano stato i consiglieri del gruppo di Senso Civico (anche questo di maggioranza) a depositare la richiesta di convocazione del consiglio regionale con un solo punto all’ordine del giorno: l’approvazione della legge con la parità di genere, senza emendamenti di maggioranza e opposizione. La vicenda è seguita con attenzione anche da Roma, con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che concede un’altra chance al parlamentino pugliese: o approva la legge in aula o interviene l’esecutivo con un decreto legge. Aprendo scenari inesplorati.