E’ un vero e proprio conto alla rovescia quello cominciato dopo l’affossamento della legge elettorale con la quale si sarebbe dovuto prevedere la doppia preferenza (la cosiddetta parità di genere). Entro il 6 agosto, infatti, va firmata l’ordinanza per fissare i comizi elettorali e consentire il voto nelle giornata di domenica 20 e lunedì 21 settembre prossimi. Ma senza sapere con quale legge elettorale la Puglia andrà al voto la situazione è di fatto congelata. Dovrebbe e potrebbe intervenire il Governo centrale con decreto legge che permetta di allineare anche la Puglia al resto del Paese e dare piena attuazione delle norme nazionali, come hanno fatto sapere mercoledì sera alcune fonti del Governo al termine del Consiglio dei Ministri.
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Ma questa ipotesi è avversata dai parlamentari pugliesi di Forza Italia: “Sarebbe uno scandalo costituzionale senza precedenti” sottolineano in una nota. “Non è immaginabile che l’esecutivo intervenga su una materia di competenza regionale, magari nominando un commissario “sovietico”, aggiungono i parlamentari forzisti. Che chiedono al presidente Michele Emiliano di far convocare il consiglio regionale, anche domani, per mettere in votazione il testo della proposta di legge licenziata dalla commissione competente. Questa mattina una delegazione del Comitato “2votimegliodi1”, che si batte per l’approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere, ha incontrato il Prefetto di Bari, Antonella Bellomo. “Rappresentanti del Comitato hanno definito positivo l’incontro con il prefetto a cui è stato chiesto di sollecitare l’intervento del governo sulla questione. Ora si attende un intervento risolutivo del Governo Conte – sottolineano i componenti del Comitato che, come già annunciato nella diffida inviata al Consiglio regionale della Puglia, farà valere i poteri sostitutivi. La delegazione chiede che l’impegno del governo sia immediatamente rispettato.