Adeguamento della legge elettorale ai principi della parità di genere entro il 28 luglio. A richiederlo è il presidente del consiglio Giuseppe Conte il quale ha diffidato formalmente la Regione Puglia chiamata – si legge nel provvedimento – ad adeguare la propria legge elettorale ai principi di promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive”. La diffida, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e della ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, è stata trasmessa al presidente della Regione Michele Emiliano nel pomeriggio di giovedì.
Il Consiglio regionale pugliese, come ha già fatto quello della Liguria, ha tempo quindi fino al 28 luglio per approvare la parità di genere nella legge elettorale regionale. “Decorso inutilmente tale termine – si legge nel provvedimento a firma del premier – , si fa riserva di adottare ogni ulteriore atto di cui il Governo ha facoltà secondo legge”. Tale provvedimento che dovrebbe consistere nel commisariamento della Regione per procedere poi d’imperio all’adeguamento della norma sarebbe immediato vista la conovocazione del Consiglio dei Ministri proprio per il 28 luglio.
Sul tema il ministro Boccia aveva già scritto al presidente della Conferenza delle Regioni per sollecitare le Regioni inadempienti, tra cui la Puglia. C’era stata un’informativa di Boccia nel Consiglio dei Ministri del 25 giugno e il presidente del Consiglio aveva inviato una lettera il 3 luglio per sollecitare nuovamente le Regioni inadempienti ad “adeguare con la massima urgenza” le rispettive normative elettorali. Lo scorso 15 luglio la VII commissione regionale della Puglia ha approvato la proposta della Giunta Emiliano per introdurre nella legge elettorale la doppia preferenza di genere, manca però ancora l’ok del consiglio regionale.