Mobilità, aree verdi, riqualificazione delle periferie e Profilo della Salute. Ci sono ambiente e urbanistica tra le priorità di Laura Di Pilato e della sua coalizione civica. La candidata sindaca ha presentato ai cittadini i primi punti del suo programma elettorale, a cominciare dallo sblocco delle zone B3 di recupero nel territorio di Andria, che attualmente coprono una superficie di oltre 161.000 metri quadri.
Un atavico problema che si trascina da tanti anni e per il quale è necessaria una concreta strategia politica. A partire dall’approvazione di un nuovo Piano Urbanistico Generale con una conseguente riduzione dei tributi locali, pagati da molti cittadini che posseggono terreni agricoli, qualificati come edificabili, ma che potrebbero restare per decenni ancora non edificati.
L’incontro di ieri sera si è svolto con la collaborazione dell’architetto Giuseppe Di Stefano, il quale ha spiegato come sia necessaria una revisione dell’attuale indice di edificabilità, che non consente alle famiglie di costruire un’abitazione per sé e per i propri figli considerata l’antieconomicità degli stessi: i costi di acquisto dei terreni, infatti, sono piuttosto elevati.
Dai calcoli effettuati, lo sblocco delle zone B3 di recupero coprirebbe una superficie di oltre 80.000 metri quadri, dove si potrebbero edificare 951 alloggi con una superficie media di 85 metri quadri per ognuno. Lo sblocco di queste zone inoltre, come ha affermato la candidata sindaca, diventerebbe un sostegno alla lotta contro l’emergenza abitativa e non sarebbe inquinante per l’ambiente.