Nove pregiudicati sono stati arrestati ad Andria dalla Polizia di Stato con il personale del locale Commissariato e dagli agenti della Squadra Mobile di Bari, nell’ambito dell’operazione denominata “Caveau”.
Le ordinanze sono state emesse nei confronti del barlettano Matteo Simone, dei fratelli baresi Vincenzo, Paolo e Nicola Lovreglio, e degli andriesi Leonardo Pasculli, Riccardo Lopetuso, Tommaso Rella, Nicola Abruzzese e Nicola Ciliberti. Quattro di loro sono finiti in carcere, gli altri ai domiciliari. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, avvenuti sia ad Andria che nei Comuni limitrofi nel periodo febbraio-maggio 2019.
L’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Trani ed eseguita dalla Squadra Investigativa del Commissariato di Andria diretta dal vicequestore Gerardo Dinunno, trae origine da una denuncia presentata nel febbraio del 2019, quando un dipendente di un’azienda andriese di distribuzione alimentare denunciava di essere stato “avvicinato” da un gruppo di persone che gli avevano espressamente chiesto informazioni sull’attività commerciale presso la quale lavorava. In particolare, i malfattori avevano tentato di estorcere all’uomo informazioni riguardanti la planimetria dell’azienda dove all’interno si trovava un deposito utilizzato come caveau per contenere i guadagni, al fine di realizzarne il “colpo”.
Nell’ambito dell’intera operazione, è stato rinvenuto un quantitativo complessivo di 1 kg di hashish e 500 grammi di cocaina, quest’ultima allo stato puro. A riprova della rilevanza dell’attività di spaccio, l’attività investigativa ha riguardato Nicola Lovreglio, personalità ben inserita nella criminalità organizzata, ferito in occasione della sparatoria avvenuta ad Andria nel giugno 2019, durante la quale Lovreglio rimase ferito e fu ucciso il noto pregiudicato andriese Vito Griner.
Dagli approfondimenti giudiziari, sono emersi particolari che hanno riscontrato un traffico di droga – in prevalenza cocaina – che ha coinvolto persone incensurate insospettabili. La clientela era vasta e distribuita tra Andria e i Comuni limitrofi: i dati parlano di una cinquantina di contatti giornalieri tra “pusher” e clienti, senza tener conto delle cessioni effettuate direttamente nelle piazze di spaccio.