La sala Bingo Ambassador di Bari ha chiuso con la pandemia nazionale.
Ma alla sorte analoga, toccata a moltissime aziende, si è aggiunta una vicenda societaria che vede l’azienda implicata in fatti di giustizia e, ad oggi, in amministrazione giudiziaria. Stamattina i lavoratori sono stati in protesta davanti al Tribunale di Bari che è chiamato a decidere sul futuro della società e dei 102 dipendenti – molti monoreddito – che per diciotto anni si sono impegnati nella sala Bingo Ambassador.
I dipendenti, inoltre, attendono le mensilità arretrate di gennaio e febbraio. A ciò si aggiunge l’assenza di qualsiasi ammortizzatore sociale durante il periodo della quarantena. Situazione denunciata anche del segretario della FIASCAT CISL di Bari, Michelangelo Ferrigni. I dipendenti, per questo, chiedono l’aiuto delle istituzioni locali e regionali.
In parallelo, sempre a Bari ma in piazza Libertà, sono scesi in piazza anche gli oltre 150 ambulanti pugliesi. Dopo gli annunci relativi al possibile riavvio delle sagre – ma con norme stringenti per evitare focolai -, ci potrebbe essere la diminuzione (fino alla metà) dei posti in cui gli ambulanti piazzano tavolini con la merce in vendita. “Siamo disposti a ridurre lo spazio del singolo posteggio, ma non il numero. Sarebbe discriminante per una intera categoria”, dice uno degli ambulanti.