Continua l’avanzata della xylella fastidiosa con altre 18 piante infette a Locorotondo, in provincia di Bari, un evidente segnale di quanto stia ‘camminando’ in Puglia la malattia killer degli ulivi.
E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dei risultati delle analisi che si riferiscono ai campioni di olivi prelevati durante l’ultimo monitoraggio. “Le nuove infezioni accertate – afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – confermano che continua l’avanzata della malattia e disegnano uno scenario oscuro causato dai ritardi regionali negli espianti degli ulivi infetti, da quando ad aprile 2015 per non abbattere 47 ulivi malati si infettarono 3100 alberi, consentendo al vettore di continuare ad infettare migliaia di esemplari anche monumentali, pregiudicando il patrimonio olivicolo e paesaggistico della provincia di Brindisi e di Taranto.
La Xylella è certamente la peggior fitopatia che l’Italia potesse conoscere, che ‘cammina’ ad una velocità impressionante, considerato che in 6 anni il danno del patrimonio olivetato ha superato 1,6 miliardi di euro”. “Qualcuno avverta Emiliano che la Xylella avanza inesorabilmente verso il barese” commenta l’europarlamentare Raffaele Fitto.
L’esponente di Fratelli d’Italia punta il dito contro il governatore pugliese che pochi giorni fa aveva dichiarato che la xylella è fermata da quattro anni, giusto l’arco di tempo del mandato presidenziale di Emiliano. Quelle parole fanno ancor più rabbia, sottolinea Fitto. Che ripercorre l’emergenza xylella proprio dal 2015: “Quando si è insediato, Emiliano aveva annunciato di avere la ricetta in tasca per sconfiggere il batterio in cento giorno. La xyella era isolata nel Salento, ricorda l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, e sarebbe bastato eradicare gli alberi infetti.
Quel mancato intervento, conclude Fitto, ha provocato “oltre 20 milioni piante di olivo infette, 1,6 miliardi di euro di danni e un paesaggio storico compromesso per sempre”.