“La Regione Puglia istituisca quanto prima e nei termini del decreto rilancio per i cittadini pugliesi l’Infermiere di famiglia”.
È la richiesta, perentoria, firmata dai presidenti degli Ordini delle professioni infermieristiche delle province di Bari, Bat e Brindisi, Saverio Andreula, Giuseppe Papagni e Antonio Scarpa, rivolta al governatore e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, al Dipartimento promozione salute della Regione e ai componenti della Commissione Sanità in consiglio regionale.
“Il recente decreto rilancio, approvato dal governo nazionale – spiegano i tre presidenti degli OPI pugliesi – prevede un finanziamento per istituire la figura dell’Infermiere di famiglia con l’obiettivo di mantenere e migliorare nel tempo lo stato di salute della famiglia e gestire le minacce alla salute soprattutto a fronte di situazioni di emergenza sanitaria come quella della pandemia da Covid 19. O, comunque, per far fronte alla riduzione di persone giovani all’interno dei nuclei famigliari, con un conseguente scompenso degli equilibri sociali”.
“La legge, ricordano i tre presidenti, consente alle Regioni di assumere gli Infermieri di Famiglia con un rapporto di otto per ogni 50 mila abitanti”. “La Puglia – sottolineano i presidenti degli OPI nella loro richiesta – ha disponibilità finanziarie di poco superiori ai 22 milioni di euro per l’anno in corso e di 31 milioni e 784mila euro per il 2021”.
“Le risorse finanziarie ci sono”, ribadiscono Andreula, Papagni e Scarpa, “per dare seguito al potenziamento dell’assistenza domiciliare e della residenzialità fondata sulla rete territoriale di presidi sociosanitari e soci assistenziali che ancora sono privilegio di poche regioni”.
Viste, dunque, le disponibilità finanziarie a disposizione hanno invitato il Presidente Emiliano a istituire quanto prima un Tavolo Tecnico Regionale al quale devono partecipare anche i rappresentanti degli Infermieri con le loro competenze per la definizione del migliore modello possibile che allinei la Puglia al resto delle regioni d’Italia.