“La Regione Puglia ha rispettato pienamente la normativa in merito all’avviso pubblico legato alla campagna di comunicazione sulle tematiche ambientali”. È Barbara Valenzano, direttore del dipartimento ambiente della Regione Puglia, a rispondere, in questi termini, alle polemiche sorte attorno al bando, promosso dalla giunta, che prevede la ricerca di sei comunicatori da assumere a tempo determinato, senza però che questi siano in possesso del requisito di essere iscritti all’albo dei giornalisti. Un avviso pubblico (aperto il 3 agosto e che verrà chiuso nell’arco di due settimane, esattamente il 17 agosto) che ha sollevato, per questo, discussioni e le reazioni su più fronti. Dall’ Ordine dei Giornalisti e dalla denuncia dell’Assostampa che hanno richiesto il ritiro e la rettifica del bando, passando per le differenti fazioni politiche che sono scese subito in campo.
«Più che un piano di comunicazione “settoriale” dedicato all’ambiente, sembra un piano di comunicazione “sartoriale” quello concepito dal Dipartimento all’Ambiente e alla Mobilità e approvato dalla Giunta Emiliano. È previsto di tutto – dal diploma di Belle Arti alla laurea in Scienze della comunicazione – ma non l’iscrizione all’Albo dei giornalisti», hanno dichiarato all’unisono il sindacato e l’Ordine dei giornalisti pugliese.
Anche le opposizioni in Consiglio regionale non si sono risparmiate. Il movimento 5 stelle, ha annunciato la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti, definendo “anomalo il bando da 810mila euro pubblicato ad agosto per sei comunicatori per i quali vengono richiesti pochissimi requisiti”.
Dura anche la posizione del capogruppo di “Noi con l’Italia”, Ignazio Zullo: “Il Presidente Emiliano, denuncia le storture del passato salvo poi comportarsi come il suo predecessore- ha dichiarato Zullo-Deve revocare subito l’avviso pubblico. Si stanno cercando sei comunicatori, ma poi uno dei requisiti non richiesto è proprio quello di essere comunicatori di professione, ovvero giornalisti iscritti all’Albo”.
E il consigliere di sinistra italiana, Mino Borraccino ha avanzato sospetti: “Per i tempi e le modalità con cui questa selezione viene messa in campo è difficile non temere che chi ha concepito questo avviso l’abbia immaginato a misura di qualche prescelto”.
Ma oggi a rispondere alle polemiche sorte, è stata Barbara Valenzano, direttore del dipartimento ambiente della Regione Puglia che ha sottolineato come “l’inserimento di tutte le discipline e lauree dimostri l’inesistenza di attività definite sartoriali”.
Per poi rispondere alle accuse mosse da Assostampa: “In nessun punto della determinazione dirigenziale- ha dichiarato Barbara Valenzano- è specificato che il profilo richiesto deve avere rapporti di comunicazione con l’esterno o comunque associabili all’esercizio della professione di giornalista”.