Foto, video e tanto sdegno per gli assembramenti della movida partiti nell’ultimo weekend tanto sulla costa, quanto nell’entroterra della nostra Regione.
Partendo dal capoluogo barese sono stati registrati assembramenti soprattutto nel quartiere murattiano e ci sono state anche diverse sanzioni da parte della Polizia Locale.
A Foggia già nella scorsa settimana si erano denunciati assembramenti nei pressi di piazza Padre Pio, ma nella tarda serata di sabato sera c’erano almeno 150 persone nella piazza dov’è ubicato lo “Spaccanapoli” e nei quartieri settecenteschi.
Giovani ammassati in spazi angusti e per lo più senza mascherine. Alcune città sono corse già ai ripari come le tre perle della Bat – Barletta Andria e Trani – per cui si è reso necessario anche l’utilizzo dell’Esercito per scongiurare gli assembramenti nelle zone di maggiore aggregazione del territorio.
L’attività condotta dalle pattuglie, in ausilio a quella portata avanti dalla Forze dell’ordine, interessa soprattutto le zone del centro storico, i parchi cittadini e le litoranee.
A chiedere, invece, maggiori rinforzi è il primo cittadino di Giovinazzo, Tommaso Depalma: “La gestione di questo momento delicato, non può essere scaricata tutta sui sindaci”, ha denunciato.
A Molfetta, invece, è stato attivato un numero telefonico per denunciare via Whatsapp gli assembramenti e le segnalazioni vengono gestite da una centrale operativa privata, autorizzata, che informa in tempo reale Polizia Locale e Carabinieri.
A Lecce, invece, è la Protezione Civile che sta dando ausilio alla Polizia Locale nella zona compresa tra Porta Rudiae e piazza Mazzini. Se dovessero verificarsi assembramenti, si annunciano già chiusure alternate, con l’ausilio delle transenne, per far defluire la circolazione dei pedoni. Il Governatore pugliese, Michele Emiliano, aveva già annunciato che, nel caso, sarebbe stato pronto per una ordinanza specifica per vietare la movida. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, invece, aveva evidenziato che specialmente “i ragazzi vanno responsabilizzati, non colpevolizzati o additati come untori”.
In ultimo, il prefetto di Bari, Antonia Bellomo, si era detta “Pronta a misure drastiche, se tutto questo movimento porterà a nuovi contagi”.