fuga

Un progetto di fuga mentre le avversarie perdono colpi. Si apre così il girone H di Serie D nel mese di gennaio, subito dopo la sosta natalizia. Il 2020 parte con il Bitonto che sale di ritmo, provando già a chiudere i conti per la promozione diretta. I presupposti di inizio anno sembrano a favore dei neroverdi.

La squadra di Taurino mette subito in chiaro le cose con il 2-0 sul Francavilla, ma subisce la rimonta del Gladiator fino al 2-2 nella domenica successiva. Poco male, perché arrivano il 2-0 ai danni del Fasano e il 3-0 sul campo dell’Agropoli. Cancellata la rocambolesca sconfitta dell’andata, 47 punti in classifica e un vantaggio che comincia a farsi consistente.

Sono 4 i punti di vantaggio sul secondo posto, che non è del Foggia ma del Sorrento. I rossoneri di Corda perdono contatto dalla vetta dopo un gennaio amaro: 2-2 acciuffato per i capelli contro il Fasano, poi il brutto 0-0 di Agropoli prima del successo per 2-0 sulla Nocerina. Sembra la svolta nei ritmi, invece gennaio si chiude con il bruciante ko di Gravina: 2-0 per i gialloblù e Foggia terzo a -5 dal Bitonto.

Chi sale di prepotenza, invece, è l’Audace Cerignola: 10 punti in 4 partite, con l’unico neo nello 0-0 sul campo del Grumentum. A gennaio, però, arrivano 3 successi pesanti: 2-1 a Casarano, 6 gol alla Fidelis Andria e altri 4 al Brindisi. Gli ofantini sono quarti a 40 punti, distanti a sufficienza dal Taranto quinto e dal Casarano sesto, in lotta per l’ultimo piazzamento playoff. Gli ionici conquistano 8 punti in 4 partite, compreso il pareggio nello scontro diretto allo “Iacovone” contro le serpi. Gennaio poco produttivo per il Casarano, che raccoglie solo 5 punti e vince solo in casa contro la Fidelis Andria.

Con il Fasano concentrato sulla Coppa Italia, la lotta playoff si interrompe di fatto al sesto posto. Anche Brindisi, Gravina e Altamura rimangono stabili a metà classifica, mentre la sorpresa del mese arriva dalle retrovie: il Nardò si tira fuori dalla zona retrocessione per la prima volta in stagione. Altri 6 punti a gennaio e quota 24 in classifica, fuori dalla zona playout per classifica avulsa.

Un’ambizione che coltiva anche la Fidelis Andria, che chiude gennaio solo con i 3 punti conquistati contro la Gelbison e con un pericolosissimo terzultimo posto da migliorare. Solo un punto di vantaggio sulla retrocessione diretta, con una salvezza tutt’altro che garantita.