“Ennesima giornata nera per l’agricoltura pugliese già profondamente in crisi”: è il commento di Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo europeo Ecr-Fratelli d’Italia, alla sentenza del Tar Puglia che ha annullato la graduatoria regionale della misura 4.1 del Piano di Sviluppo Rurale, accogliendo nel merito il ricorso di alcune aziende agricole che erano state escluse.
Risultano così bloccati quasi 183 milioni di euro. Con l’annullamento si ripropone il rischio, per la Puglia, di perdere i fondi: la Regione, infatti, aveva chiesto alla Commissione europea una deroga per evitare il disimpegno di 77 milioni di euro, ma adesso gli uffici regionali dovranno ripartire da zero.
Anche l’Agea, intanto boccia la Puglia: “L’agenzia ha pubblicato la tabella con i dati dell’avanzamento della spesa del Psr – chiarisce ancora Fitto – e anche nel mese di aprile la Puglia continua ad essere l’ultima Regione in Italia per l’utilizzo di fondi europei con una spesa inferiore alla media nazionale e delle regioni meno sviluppate. Cosa ne pensa Emiliano? Di chi è la colpa questa volta?”, chiede Fitto.
“Con chi se la prenderà?” chiedono anche il commissario regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis e il vice Dario Damiani, che aggiungono: “Mentre il mondo agricolo è in ginocchio, noi siamo la Regione che ha programmato meno e peggio la spesa delle risorse disponibili, sbagliando anche le procedure”. “Rimaniamo senza risorse fondamentali per la ripresa – sottolinea il segretario regionale della Lega, Luigi d’Eramo -, Emiliano non dovrebbe pensare alla data del voto per le prossime elezioni, ma a dimettersi”.
L’ex assessore regionale alle Politiche agricole, Leo Di Gioia, dimessosi proprio per uno scontro con Emiliano sul Psr, invita il governatore a “chiedere scusa, anche a me, facendo mea culpa per aver dato copertura politica a decisioni scellerate, in particolare quella di aver annullato un nuovo e funzionante bando per gli investimenti che oggi poteva dare piena operatività agli agricoltori e consentire la piena riallocazione delle risorse liberatesi a seguito della sentenza”.
“Auspichiamo che la Regione, prenda atto degli errori e inverta completamente la rotta”, scrivono in una nota anche i consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle.