Dalla lotta ai tumori al contrasto al coronavirus.
È frutto di una vera e propria metamorfosi il Laboratorio Covid dell’Ospedale “Di Venere” di Carbonara, che con l’arrivo dell’emergenza sanitaria ha dovuto cambiare la propria mission. In poco tempo sono riusciti a raggiungere un volume di oltre 300 tamponi analizzati ogni giorno, senza mai fermarsi, grazie all’impegno di 18 unità tra biologi, medici, tecnici di laboratorio e ausiliari.
Rinforzi che sono arrivati pure da altri laboratori analisi, dal San Paolo, da Putignano e dalla Patologia Clinica del “Di Venere”. Il mutamento è stato innanzitutto logistico, in quanto è stata riservata una parte degli ambienti di analisi Covid, in modo sicuro e isolato rispetto al resto del laboratorio.
Riconversione attuata anche applicando misure di sicurezza per il personale che utilizza dispositivi di protezione individuale in grado, a seconda delle lavorazioni in corso, di ridurre al minimo i rischi di contagio. A questo si aggiunge anche l’acquisto di cappe aspiranti per biologia molecolare che consentono di contenere il rischio nella manipolazione dei tamponi.
Inoltre, proprio al “Di Venere” è stata posizionata la prima apparecchiatura per il Point-of-care-testing che eseguiranno, con i primi 5mila test, un’indagine epidemiologica in tutti gli ospedali della Asl di Bari.