Un campionato mozzafiato, come da pronostico con 11 pugliesi in ballo. Il girone H di Serie D è soprattutto il regno di Bitonto e Foggia, nel duello punto a punto in testa alla classifica, ma gli spunti che arrivano dalla zona playoff e dalle retrovie non mancano di certo. Dopo 26 turni di campionato fino alla sospensione per l’emergenza Coronavirus, è già possibile stilare la top 11 assoluta di stagione.
Tra i pali, ovviamente, comincia il dominio neroverde. Figliola è cresciuto e ha fatto crescere il Bitonto attraverso più di un girone senza sconfitte. Scelta vincente per la porta della capolista, la meno battuta del campionato con soli 10 gol subiti.
Difesa a quattro che parte da Taranto: Benvenga è una delle costanti in una stagione, quella degli ionici, che di costante ha avuto ben poco. Il Bitonto torna protagonista con Lomasto al centro del pacchetto, a confermare una difesa pressochè impenetrabile. La retroguardia è anche uno dei punti di forza del Foggia, che fa il suo esordio in top 11 con la presenza di Viscomi. Il difensore dei satanelli spicca su più compagni di reparto. A completare la linea difensiva è Longhi dell’Audace Cerignola, simbolo di lucidità e forza mentale nella rimonta degli ofantini ai piani alti.
I tre elementi del centrocampo sono un mix tra gol e fatica: dal punto di vista di efficacia e carisma, Gentile è il perno attorno a cui ruota il Foggia di Corda. Ben 7 reti per il capocannoniere a sorpresa dei rossoneri, due in meno del suo compagno di top 11: Guadalupi ha fin qui sfiorato la doppia cifra con l’Altamura, ritagliandosi un posto nel pacchetto di metà campo. Chiude il reparto l’uomo ovunque del Bitonto: i neroverdi, così come il team ideale del girone H, non possono fare a meno di Biason.
Attacco con almeno due scelte obbligate: non c’è Patierno senza Rodriguez, quindi i due centravanti di Bitonto e Cerignola, nonché rispettivamente primo e secondo della classifica marcatori, entrano di diritto nel top team. L’ultimo uomo del tridente vale momentaneamente un posto nei playoff: i 12 gol di Mincica valgono come bottino personale e valore aggiunto nei salentini.
Una pedina per reparto in panchina: se Figliola è il titolare, Loliva del Gravina è subito dietro nelle gerarchie. La difesa è rossonera: la crescita esponenziale di Kourfalidis vale il sorpasso a Salines. A centrocampo, uno dei simboli della rinascita del Nardò, passato da ultimissimo a candidato per la salvezza diretta: Mengoli è la prima riserva della mediana grazie ai suoi eurogol.
In attacco non i 13 gol di Santoro, che pagano 3 mesi di black-out, ma la doppia cifra di Corvino, uomo chiave del Fasano. L’allenatore? Colui che guarda tutti dall’attico: Roberto Taurino del Bitonto guida la classifica e la squadra ideale dopo 26 giornate.