Un silenzio assordante in una giornata, quella del 25 aprile che rappresenta l’ideale partenza delle attività turistico-ricettive.
Questo lo scenario che abbiamo trovato sul lungomare Cristoforo Colombo di Margherita di Savoia, settima tappa del nostro viaggio nell’era del coronavirus. Partendo dal piazzale delle Terme, simbolo e cuore della città, abbiamo percorso il lungomare riassumendo la settimana appena trascorsa. Partendo dal deciso calo della curva dei contagi e dalle misure messe in campo per evitare una nuova diffusione del coronavirus in questi giorni normalmente caratterizzati da gite fuori porta e ritrovi in famiglia siamo poi passat ad ascoltare le voci del settore balneare e dell’industria del divertimento.
Da Pino Montanaro, proprietario di uno stabilimento balneare, ci è arrivata una fotografia di quello che è il momento che tutti gli operatori stanno vivendo, un momento di inceretezza ed allo stesso tempo di speranza in vista di una stagione estiva che si spera possa trascorrere in sicurezza e nel miglior modo possibile. Dalla voce del dj e speaker radiofonico Lele Procida sono invece emerse le preoccupazioni dell’industria del divertimento, senza dubbio tra le più penalizzate dall’emergenza sanitaria.
Discorrendo di queste tematiche ed attendendo il via della cosiddetta fase 2 abbiamo concluso il nostro percorso con immancabili riferimenti all’aspetto religioso ed alle cerimonie per la festa della liberazione svolte senza la partecipazione popolare. Come tutte le tappe precedenti anche quella di Margherita di Savoia è visibile su facebook consultando il profilo ufficiale di Teleregione. Il nostro viaggio continuerà anche nel prossimo fine settimana, ultimo prima della fine della prima parte del lockdown.