Un 25 aprile silenzioso ma non per questo meno significativo.
Le celebrazioni per la festa della liberazione nell’era del coronavirus pongono una volta di più la resistenza al centro del proprio significato. In una Barletta vuota il sindaco Cosimo Cannito ha deposto due corone di alloro, una davanti al monumento ai Caduti e l’altra nel luogo dove il 12 settembre del 1943, 12 tra vigili urbani e netturbini furono trucidati barbaramente dalle truppe nazifasciste.
Al fianco del primo cittadino oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine anche l’ANPI. Nella riflessione del presidente provinciale dell’assocazione nazionale partigiani Roberto Tarantino l’essenza di questo 25 aprile che pur con le strade vuote non è privo di partecipazione popolare