Sarà avviata un’azione di monitoraggio “attraverso un’attenta attività di intelligence, di controllo del territorio e, al tempo stesso, di coinvolgimento delle associazioni delle categorie economiche, del sistema creditizio, finanziario e delle parti sociali”.
È la decisione presa all’indomani della videoconferenza tecnica di coordinamento interforze, presieduta dal prefetto di Bari Antonia Bellomo e seguita dai vertici delle forze dell’ordine, il capocentro della Direzione Investigativa Antimafia di Bari, il procuratore Giuseppe Volpe, e l’aggiunto della DDA, Francesco Giannella.
L’intento è quello di provare a comprendere i “rischi connessi all’interesse della criminalità a rilevare le attività commerciali in crisi, a fini di riciclaggio, a prestare denaro a famiglie per avere consenso sociale e a utilizzare le imprese colluse con la criminalità per entrare nel circuito dei finanziamenti messi a disposizione dallo Stato e dalla Regione Puglia e non ultimo per alimentare la loro attività di usura”.
“Scopo dell’incontro – spiega una nota della Prefettura di Bari – lo scambio di idee e conoscenze volte ad intercettare nuove strategie di azione delle organizzazioni criminali con l’obiettivo di insinuarsi nei meccanismi di ripresa delle attività economiche dopo il lockdown dettato dalla situazione emergenziale da Covid-19″.
Saranno chiamate le parti sociali, quali ricettori sensibili di possibili situazioni di criticità e di forme di pressione da parte della criminalità, a collaborare con le autorità per costruire uno sviluppo dell’economia post emergenza all’insegna della legalità”.
Oggi si terrà un nuovo incontro finalizzato a “prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema degli appalti pubblici” e nei prossimi giorni seguiranno incontri tematici nei vari settori produttivi.