Salgono a 16 gli anziani ospitati nella Rsa ‘La Fontanella’ di Soleto, in Salento, deceduti dopo essere risultati positivi al Covid-19.
In appena 24 ore sono morte due anziane donne di 87 e 92 anni. Entrambe, nei giorni scorsi, erano state trasferite nel dipartimento di emergenza dell’ospedale di Lecce, a causa delle loro criticità. In particolare la 92enne soffriva anche di altre patologie. Nella residenza, da fine marzo commissariata dalla Asl, erano risultati positivi 90 anziani – molti dei quali sono ricoverati in ospedale – e 14 operatori sanitari in servizio, tra cui la direttrice.
Sono quindi ormai tanti gli anziani che, in tutta Puglia, stanno morendo a causa del covid nelle residenze sanitarie – al momento si sono superate le 800 unità – e da qui l’appello di Fabio Margiglio, presidente regionale di Assoap, l’associazione delle strutture socio assistenziali pugliesi. In una lettera il rappresentante evidenzia che qualora si dovesse continuare “a negare le visite ai parenti” il virus entrerà attraverso il personale asintomatico che, man mano, ricomincerà a vivere, ad uscire e ad incontrare altra gente”.
Il suo appello ai famigliari, dunque, è quello di andare a prendere i propri cari: “riportateli nelle vostre case, abbiate cura personalmente di loro, oppure venite qui nelle residenze ad aiutarci, in barba ai divieti ma consapevoli che porterete il virus, fate la vostra scelta nel silenzio assoluto delle istituzioni che parlano con le loro circolari”.
E Margiglio spiega ancora: “non abbiamo armi per difenderci. Per le strutture residenziali potrebbe essere la fine: è impensabile immaginare di dover resistere per altri 6 mesi così, privando i parenti dalla possibilità di poter vedere i propri cari o facendo sapere loro al telefono che sono deceduti senza poterli rivedere o abbracciare”.